28 maggio 2006

Ruvido intruglio

E quando piangevi
e quando ridevi
e quando dicevi
meno male che ci sei
era solo piuma d'airone,
canzone di menestrello,
ombrello bucato
che io ho amato,
bagnato fradicio
tra luce e sudicio,
in un ruvido intruglio
che ancora
mi graffia le mani
il petto e la gola.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma l'Africante dove e' andato a finire?
Kama

Stepius ha detto...

Dov'è la tua ombra, lì c'è l'Africante. Te lo pubblico con dedica.

Anonimo ha detto...

Cosi' mi commuovi come uno scalpitante bongo!
Con in frutto della vite non sarebbe male.