29 aprile 2006

Ussaro cialtrone

Come disse Napoleone,
un ussaro che vive più di trent'anni
è solo un cialtrone:
scavo le mie poltrone
tra un whisky e un'oliva
sognando Lady Godiva
sul cavallo bianco
o un tango mulatto
con un gatto nero e licenzioso
ma poi mi stanco anche di sognare
e vado in bagno dove guadagno in salute
e perdo in peso
e penso
che il senso di tutto questo
mi resta foresto e invasore
e bestemmio e sputo
e rutto e m'incacchio,
riprendo il mio fucile
la mia bile
e il mio colbacco.

23 aprile 2006

Piccola lucertolina

Piccola lucertolina,
il sole rovina la pelle
ma tu non credi alle favole belle:
sai che tutto finisce
e poi la coda ricresce
flessibile e ostinata.

Sei nata un anno fa
sulla spalla del cuore
e li te ne stai immobile
come un verde Dorian Gray:
sei il tempo che non si ritrova
e la vita nuova che vorrei.

18 aprile 2006

Giorno inesistente

E giunge alla fine
questo giorno che non esiste,
mentre Alessandro mira le sue conquiste,
gonfio di vino e sazio di ferite.

Non mi dite che c'è il tempo,
non mi dite che c'è il sogno:
davanti a questo tramonto
ogni ombra è un niente
e come bacio d'attore muore
questo giorno inesistente.

15 aprile 2006

Sto sotto a tutto

Chi non ha dato tutto
non ha dato ancora
e allora
lasciami qui
con la mia rosa delusa e spinosa.

Non chiedermi cosa mi fa soffrire,
non chiedermi della tigre nel petto,
nè dell'animaletto che mi sale sulla schiena:
non vale la pena entrare nelle vite altrui
per poi uscire senza cappotto,
lasciando dentro il freddo e un giradischi rotto.

Io sto sotto a tutto,
e non c'è imbarazzo:
nel mio mazzo sgualcito
ci sono picche e cuori,
tu hai solo il tuo jolly senza valori.

10 aprile 2006

Nostalgia

E le sere si rincorrono
dietro gli angoli d'autunno
come se non fosse mai tornata primavera.
Dalla ringhiera del mio terrazzo
scruto l'arazzo scuro di persiane chiuse:
certe cose lasciano un segno,
un marchio impresso tra la spalla ed il cuore.
Il monaco col suo rigore non può capire,
il filosofo e il poeta non sanno definire,
il seduttore ha troppe labbra da lambire
così
mi lascio morire sotto l'icona di Maria:
tiene stretto il Bambino e la mia nostalgia.

05 aprile 2006

Modulando frequenze

Modulando frequenze
senza sputare sentenze superflue.
Le querce stanno lì da cent'anni,
resistendo a malanni e disavventure.
Non mi parlare d'amore,
sto ascoltando altra musica,
parole non finte,
che non concedono replica,
grammofoni tinti di nota profetica.

01 aprile 2006

Non si affoga mai

Trascinando per i capelli sogni senza contorno,
lottando per inverare un giorno
da cui non si vorrà avere più ritorno,
inseguendo uno stormo di fragili gabbiani.

Anche se non mi ami più
io resto così,
non c'è niente da fare:
non si affoga mai
quando si ha dentro il mare.