09 agosto 2015

Peccato per le antenne


Peccato per le antenne
che col loro grigio stelo
rovinano la benedizione solenne del cielo
ma se t'amo,
t'amo davvero,
senza ausilio di telecomunicazioni,
di combustioni digitali
figlie di chissà quali
ideali virtuali;
io non vendo ali di plastica
ma salti spaziali
che vanno oltre ai satelliti
e le stazioni orbitali,
non ho bisogno di cellulari
dai magici rintocchi:
mi tuffo bendato e riverso
nel silenzioso universo
dei tuo occhi.

05 agosto 2015

Ora lasciami stare


Ora lasciami stare.
Ho cercato di amare
ma mi è riuscito male;
non ho voglia di parlare,
non ho voglia di guardare,
non ho voglia di ascoltare
ma tu lasciami stare:
lucido e senza whisky
faccio a pezzi i tuoi dischi
e il mio cordone ombelicale;
mi resta un tempo fragile,
figlio di mille scarti,
tanto quanto mi basta
per imparare ad odiarti.