30 dicembre 2014

Perso tra gli oroscopi


Mi sono perso tra gli oroscopi
e le stelle sono frecce di San Sebastiano:
ti amo
e mi impressiono di quanto sia poco influente
rispetto al niente che l'astrologo intesse
ma non ho promesse per te,
solo che mi piacerebbe darti
tutto quello che mi resta,
tutto quello che avrò nella testa e nel cuore,
tutto quello che riuscirò a creare
con la carne e con la mente
come se niente fosse già stato,
come se il mondo fosse appena nato:
nella penombra di un prato spunta uno stelo
mentre noi appendiamo nuove luci nel cielo.

26 dicembre 2014

Quasi mattina nel giorno col mio nome


Sono quasi stanco,
il saltimbanco si è rotto
braccia e cuore,
piango minuti
in un lago di ore
e tu te ne stai
dietro al solito vetro
con il tuo metro in mano
a misurare la distanza
mentre un freddo polare
gela la mia inutile speranza
già abbastanza rinsecchita;
è appena bruciata un'altra lampadina,
è quasi mattina
nel giorno col mio nome:
vorrei morire con te accanto
o soltanto viverti un momento
ma tu stai ancora conteggiando
e persino il cristallo diventa cemento.

17 dicembre 2014

Almeno un sorso di te


Dammi almeno un sorso di te,
della tua anima nuda.
Chissà se in quest'ora cruda
la gente spera ancora;
io spillo il latte freddo
delle tre e mezzo di mattina:
farei prima a non dormire nemmeno
e a rimanere qui, coi caloriferi spenti,
in balia delle mie mosse irrequiete,
mentre tu sogni e inventi la mia sete.

08 dicembre 2014

Poco condito


Non so riempire di frasi vuote
questa mia parte di vita:
delle illusioni che l'hanno farcita
ho fatto un falò,
mi ci scalderò durante l'inverno,
fermo sotto un lampione
come una puttana senza nome
su cui alcuni puntano le voglie
mai soddisfatte dalla moglie,
altre il dito
inciso col nome del perfetto marito.
Non ho mai tradito me stesso,
la mia accidia, la mia malinconia,
il mio riso amaro poco condito
o il mito insistente dell'amore per sempre;
ora puoi restare od andare,
io non dirò niente
che possa intralciare questo cielo:
sembra quasi stia per piovere
ma da qualche parte
sta piovendo davvero.

18 novembre 2014

Madre nera

Madre nera,
che bisogno c'era di partorirmi bianco
e di lasciarmi naufragare
sulla costa dell'anima più occidentale?
Fammi tornare indietro
a toccare la notte che hai disegnato per me
come se non ci fosse più bisogno del sole,
fammi sentire l'amore
che troppa sagacia ha raffreddato
e quei baci silenti
su questa bocca che invano ha parlato,
in questo prato di gigli di campo
che non lascia scampo alla foresta.
Madre nera,
lascia che io appoggi la testa
e mi addormenti
prima che diventino troppo taglienti
i ragionamenti di intelligenti profeti,
lasciami morire sul tuo seno
nel tentativo estremo
di credere di avere vissuto
con quell'istinto già estinto
che non ho mai ricevuto.

08 novembre 2014

Foliage folie (canzone da quattro foglie)


A quattro foglie di distanza da te
in questo letto d'arancio autunnale,
a quattro foglie di distanza da te
che vorrei sfiorarti, baciarti ed amare,
a quattro foglie di distanza da te
che mi hai già detto che volerti non vale,
a quattro foglie di distanza da te,
se sono cinque non so neanche contare.

27 ottobre 2014

Ora illegale


Nel tempio di questo silenzio
non so più quale dio pregare,
ora che il freddo di ottobre
ha massacrato tulipani e zanzare
però mi piace restare qui
come un ladro in quest'ora illegale
a sfogliare romanzi mai scritti,
a cicalare di cielo ai soffitti,
a indagare su certi diritti
fragili e rari come aurore boreali;
così passano le notti,
dentro un cubo di cemento
immaginando di avere le ali
o forse vorrei solo il tuo respiro,
giro d'incenso profumato
nel buio di questo silenzio
che non ricordo più quando ho pregato.

18 ottobre 2014

Rompete le righe


Mille perché se ne stanno lì in fila
come soldati comandati da un sergente di ferro
ma oggi ho solo voglia di pace
e mi piace pensare che ogni tanto
passando tra i tuoi pensieri
ti porto un sorriso
come un fiore che anche reciso
insiste a espandere il suo aroma,
anagramma d'amore,
pallottola e rossetto,
così ti guardo aggrappata a causa effetto:
non ho mai trovato il momento perfetto
per dirti quello che ti ho spesso scritto
per questo non c'è pane ma soltanto spighe;
la guerra è un abbaglio:
rompete le righe.

12 ottobre 2014

Sono così bello


Sono così bello
e non si tratta di una giacca o di un maglione,
sono nel mio periodo di purezza e di dolore:
non potevi trovare momento migliore
per passare di qui;
non ho bisogno di un occhiale o di un cappello,
sono così bello
che tutto quello che indosso
non copre la mia anima,
sarà che ho perso tutto,
sarà che non ho niente
ma sono così bello
che ho il cuore trasparente.

03 ottobre 2014

Tutto il mare del mondo

E tutto il mare del mondo
si è versato in una brocca,
sciocca un'onda sbatte sulla sponda di vetro
ed io non riesco più a trattenere
quest'acqua salata che vuole ritornare
da dove è arrivata
così butto sassi,
costruisco dighe
ma più ne accumulo
più il calice trabocca:
morirei sulla tua bocca
ed invece sverso inchiostro;
non c'è più un posto dove sorga il sole,
dentro il vino un ubriaco
trova un letto e cerca amore.

03 settembre 2014

Vicina lontananza


E' così vicina questa lontananza
che non c'è abbastanza spazio per respirare,
resto a galleggiare tra vecchi relitti
e berretti di marinai trafitti da un'onda:
il mare non affonda,
il sale è un'impronta dolorosa
su ferite che non si chiudono,
le stelle ci illudono
ma sono già fredde
e il tempo disperde le mie canzoni,
prendine una se vuoi,
prima che sia troppo tardi,
prima che il silenzio di questo oceano
seppellisca tutte le pene,
prima che il male si confonda col bene,
grigia ombra sulla spiaggia infinita
dove una sfinita balena ha smarrito la vita.

21 agosto 2014

Consumata dal mare


Chissà da dove è arrivata
questa biglia consumata dal mare,
chissà se vuole restare qui
oppure cerca solo un altro posto dove andare:
a volte bisogna sapere affondare
per capire il valore di un respiro,
occorre fare un lungo giro
per abbracciare l'importanza di un ritorno,
ora non lo sai
ma un giorno capirai
se solo ti farai portare
tra l'onda e la sabbia,
tra la quiete e la rabbia,
tra sole e temporale,
come un pezzo di vetro
che un velo d'acqua irrequieto
sta lasciando riposare,
come dopo l'amore
quando si resta distesi a pensare
che l'eterno è eterno anche se continua a passare.

18 agosto 2014

Occhi d'oro


Occhi d'oro,
il mondo è un gran capolovoro
se lo scorgi nella giusta prospettiva:
conserva lo sguardo di un bimbo che arriva
e accresci la saggezza dell'anziano che va;
nel mezzo esplodono la meraviglia e la coscienza:
non rimanere mai senza
e dona in abbondanza,
bevi latte di stelle
e stilla gocce verdi di speranza:
vivere, vivere non è mai abbastanza.

11 agosto 2014

Il silenzio delle stelle cadenti


E' il silenzio delle stelle cadenti,
quello che senti solo nelle notti di agosto:
un desiderio non fa rumore
ma rimane incastrato tra cuore e costato,
ti spezza il fiato e non ti fa parlare
e ti ritrovi a guardare in alto
sempre più su
come se ci fosse un altro cielo,
come se dietro quella luna gigante
se ne nascondessero tante,
speranze di luce sparse
da un maestro di carte e coltelli;
fai sogni belli piccola mia
che io rimango qui,
appena fuori dai tuoi occhi,
a respirare il tuo respiro,
la tua assenza, i miei rintocchi.

21 aprile 2014

Lavagne e compromessi


Se solo ascoltassi il rumore dei miei passi,
se solo profumassi fiori grigi e materassi
e se solo io rompessi con le dita questi gessi,
se solo cancellassi lavagne e compromessi
allora, ci sarebbe meno sale sulle mie ferite
e più sapore nei momenti taglienti come sassi
più colore sulle pareti con appesi i crocifissi,
più amore nelle frasi dei poeti che mai lessi,
più baci sulla bocca che parole che non dissi.

22 marzo 2014

Tra i bivi delle tue doppie punte


Ho cercato tra i bivi
delle tue doppie punte
il significato astrale
di dichiarazioni congiunte
del sole e della luna
ma non ho trovato nemmeno una parola
né una sola lettera
che mi dischiudesse l'arcano
così ho disteso la mano
e con le mie povere dita senza anelli
come un cieco ho guardato lontano
accarezzandoti piano i capelli.

14 febbraio 2014

Il Pirata e lo spino


Comunque sia andata,
lo dovevi vedere il Pirata
far girare le ruote in salita
come se la vita dovesse finire presto
ed è così che è finita,
in un cesto di pane e di mele,
ma avresti dovuto vedere
perchè per rapire una rosa
non basta metterla dentro un bicchiere:
ci sono persone leggere,
che a portarle via
il vento non fatica per niente
ma resta un profumo fuggente
come un bacio mancato e tagliente
nel giorno sbagliato di San Valentino;
avresti proprio dovuto vederlo
alzarsi come un fiore al mattino
maledire il suo cuore di spino
e poi diventare un puntino.

14 gennaio 2014

Questa notte non si muore

Questa notte non si muore:
c'è il rumore della pioggia
che fa l'amore col silenzio,
c'è il respiro del vento
che bacia le spore,
c'è il timore per un dio sconosciuto
caduto per caso sul selciato bagnato
quel giorno che ti ho amato
e il tramonto sembrava non dovere mai venire;
mi piacerebbe capire il segreto,
o essere lieto, o solo migliore
ma intanto la vita ha infranto ogni divieto
e goccia dopo goccia questa notte non si muore.