17 dicembre 2013

E lo chiamano equilibrio

E lo chiamano equilibrio,
come se esistesse
un punto uguale tra il bene ed il male
dove rimanere sospesi a guardare
tutto quel mondo profondo
così lontano che quasi scompare.
Ama e lasciati regalare amore,
oggi che le nuvole sono corse a riposare,
oggi che il vento ti culla nel suo canto migliore,
oggi che se si cade ci si può anche rialzare,
scrollare di dosso la polvere
e dalla polvere ricominciare.

13 dicembre 2013

Io sto col Mariolino

Io sto col Mariolino,
sempre fuori dal giardino,
ombra asciutta di un pompiere,
mosto in fondo ad un bicchiere:
forse tu non puoi vedere
certi segni del destino
ma se un giorno in una fossa
troverai le quattro ossa
che muoveva un burattino
posa la tua rosa rossa
o il profumo di un cuscino:
sognerò le primavere
che sognava il Mariolino.

13 novembre 2013

Foglie d'artificio

Queste foglie hanno rubato
il giallo e l'arancione
all'illusione dei fuochi d'artificio:
è il sacrificio di un albero
agli dei della stagione,
è il respiro circolare
di un'emozione che si spegne
per rinascere sotto forma di vento;
ho colto nel lento spogliarsi di un ramo
un frammento di nuda verità:
quello che si ha non è niente,
quello che si perde si conquista;
un giorno saprai di conoscermi
e ti riconoscerò senza averti mai vista.

12 luglio 2013

Ieri ho ucciso Bach

Chissà,
forse essere felici
non significa stringere la felicità:
tutte queste cornici,
limiti di libertà,
e tutto questo desiderio di sazietà,
non mi lasciano nemmeno un sorriso.
Ieri ho ucciso Bach e bruciato la sua pipa:
non ho guadagnato nemmeno un secondo di vita,
non ho ricevuto nemmeno un dollaro nel cappello
però è stato bello,
privo di ogni contrappunto;
lì nel crinale del mio volere più effimero
ho persino finto di esser libero.

08 giugno 2013

Uncheckable

Mi piace pensare
che sei al mare
a salutare i gabbiani
oppure somewhere,
indipingibile per Instagram,
uncheckable su Foursquare,
dove non prende il cellulare
e la radio non ha campo,
dove non c'è più scampo
e devi stare sola con te
ad ascoltare i tuoi sogni e il tuo respiro
e tutto quell'amore che tace ma è in giro.

29 aprile 2013

Tu stai passando

Tu stai passando
come l'onda quando lascia la riva
ma tu sei troppo viva per fermarti
davanti ai minimi scarti
e ai granelli di clessidra,
tu sei la bellezza
che quando arriva travolge
e fugge
come un colpo di pistola d'oro
ed io, che sono solo un ruvido esteta,
cucio le mie ferite
con parole che scivolano
lungo le vite degli altri
come rigagnoli sparsi
da un dio che odia la siccità:
amarti è come bere
da un bicchiere bucato
ma l'acqua che cade risorge
e la pioggia che sbatte testarda sul selciato
è solo l'ombra bugiarda di quanto t'ho amato.

08 aprile 2013

Coriandolo d'un carnevale notturno

Sonnambulo,
coriandolo d'un carnevale notturno,
turno annoiato del metronotte:
ho fatto a botte con una strega blu
e con cento fanti rossi
che commossi piangevano sulle rive
di un fiume di sassi
ma se tu passassi di qui ogni tanto
ti accorgeresti soltanto di quell'unica goccia
di cui si macchia un fiore testardo
che è l'unica linea che guardo
quando il tempo si sgretola,
barbabietola viola,
spola d'incenso condita
da quell'attimo intenso
che un profeta di ombre
chiama luce di vita.

25 febbraio 2013

02 febbraio 2013

Foglia rossa

Non si può fermare il vento,
dipingere la noia
e sfumarla in gloria:
per giocare il tempo
bisogna cogliere una foglia
rossa e rinsecchita
ma contagiata dalla vita
e per questo bella
come quella strada che percorri,
quei sassi che calpesti,
quei giorni che detesti:
a volte diresti che non sono i passi tuoi,
a volte ti nasconderesti perchè non sai quello che vuoi
ma poi ripartirai,
controvento o controvoglia,
solleverai un'altra foglia:
sarà il tuo colpo avanti,
sarà la tua vittoria
perchè c'è un filo soltanto,
perchè l'amore è un gomitolo
che si dipana camminando.

13 gennaio 2013

Io non dormo più

Io non dormo più,
sono solo un sogno di Vishnu
e forse lo sei anche tu
che ti muovi danzando come un loto
mentre il moto degli astri
canta il tuo nome
ma ormai io sono una di quelle persone
che tengono sempre gli occhi aperti
nella speranza di vederti splendere
o scendere da qualche stella,
bella come Venere prima di ogni dipinto,
per questo mi sono spinto
oltre ogni immaginabile notte,
oltre ogni respiro di malato o di bambino,
così vicino al silenzio da non sentirlo più:
non c'è ruota, nè dannazione, nè salvezza,
solo un'idea vuota
dove il nulla nuota sotto forma di pesce blu
e una corda sta tesa ed immota
a contemplare una nota
e quella nota sei tu.