11 novembre 2005

Cenacolo

Quel pezzo di pane porto da Cristo
non l’ho mai visto:
preferisco i graffiti sotterranei
o gli oscuri presagi cutanei sul palmo d’una mano.
Forse sono un dannato,
forse solo uno strano condensato d’alternativa e tradizione:
uno zafferano rosso,
un ossopieno,
un candito sine panettone.
Non c’è arte né sondaggio per la mia opinione:
credo che tradire sia uguale, da Gerusalemme a Milano,
penso che non ci sia una ragione,
che la vita scivoli via sulle rotaie di un tram arancione:
ogni tanto qualcuno ne traccia un affresco
ma a guardare quel muro
proprio non riesco.

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