24 ottobre 2005

Le impronte della Solitudine

La Solitudine calza stivali di gomma grigi e bagnati.
Entra in casa senza bussare. Lascia qualche impronta sul pavimento.
Ma sono solo ombre umide che asciugano alla svelta.
E' pigra. Si siede sul divano. Vorrebbe fumare ma non le piace il fumo.
Si versa un whisky e guarda la tv. Cambia continuamente canale.
Non ha sonno. Un po' di freddo, forse. Ma non ha nemmeno voglia di accendere i caloriferi.
Batte i denti in silenzio e riempie un altro bicchiere.
Ad un certo punto, per noia o per stanchezza, si infila nel letto.
Non dice nemmeno buonanotte. Non conosce nemmeno una preghiera.
Appena tento di accarezzarla si volta dall'altra parte.
Solo i numeri della sveglia digitale. Ma le ore sono pupille di Godot.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sa che il pusher non te l'ha data buona l'ultima volta, oppure stai più attento allecompagnie che frequenti,anche quelle possono essere causa di grande solitudine.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe scrivere qualcosa ma non so nemmeno io che cosa. Nessuno scrive perchè forse, se non ci hai mai pensato, non tuuti hanno la capacità di scrivere. Tu che usi la penna con passione fai tesoro di questo dono e cerca di esser più felice per quello che sei e per le cose in cui "sei bravo!"

Ema

Anonimo ha detto...

la società ci rende soli...