05 dicembre 2015

4.44


Alle quattro e quarantaquattro
nessun rumore fa baratto col silenzio
e in questo tempio di luci stanche
anche l'uomo più grande
avvertirebbe la sua piccolezza.
A volte invidio l'istinto animale
o semplicemente la grossezza d'animo,
il trionfo impavido dell'inconsapevolezza:
la verità è che in certe notti
che sfumano in mattina
c'è troppa assenza, c'è troppa brina
e si spera che prima o poi ritorni il sole
ma l'inverno non vuole passare,
gli orologi sono fusa di gatto,
scivola su un'unghia lo smalto
mentre il campanile più alto
ancora tace il suo quarto.

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