15 gennaio 2006

Gettando parole al vento

Io non viaggio molto,
però ascolto l'eco del vento
e lo sento bene,
molto meglio di certi finti navigatori:
sono spesso fuori di me
e quando mi guardo negli occhi
leggo storie da romanzo,
e non sono mai stanco di leggerle
e non sono mai stanco di scriverle
e di gettarle al vento
che sa condividerle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

invece che al vento e allo specchio pensa che: op, op, op
Din din din.
lavorare per vivere anche se oramai ce tocca vivere per lavorare. pensa al vento che nn se lo caga nessuno e la gente manco pensa che esista solo perchè non si vede. se devi essere ascoltato da questi elementi è meglio laqsciar perdere.
Ciao bestia
P.S. Mi mancano un pò i nostri pranzi passati a dissertare di filosofi folli e scrittori allucinati, speriamo che ci siano occasioni future durante le quali riprendere queste divertenti discussioni.
il lavoro debilita la minchia.
La donna è più vanitosa di una scimmia.