18 giugno 2016

Donne che aspettano i loro marinai


Donne che aspettano
i loro marinai,
donne che amano
e non li han visti mai.
Me ne sto con le mani in tasca
a guardare il mare
e tu come stai?
Da quale parte il vento ti accarezza,
piano, senza fretta,
sfiorando i tuoi capelli e la tua attesa,
la tua chiave appesa a una collana
e la sottana leggera?
Forse c'era un'onda o forse non c'era
e anche quell'isola era solo una chimera
ma adesso che il sole è sangue sulla sera
trascino la chiglia fino alla sponda
e non so se verrò subito da te
o se qualche stella polare
mi comanderà di puntare altrove
ma l'importante è avere nelle vene
il coraggio del viaggio,
l'amore per l'azzurro e per la tempesta
e questa voglia di arrivare
là dove l'ultima acqua si fonde sulla sabbia,
dove scioglierò la mia rabbia
posando la testa sul tuo seno,
dove ti solleverò,
proprio come il ponente coi tui capelli,
e voleremo via, come fanno gli uccelli
nelle stagioni più belle,
quelle che ancora non hai visto mai,
quelle in cui sbarcano solo certi marinai.

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