E' il postumo d'un bambino indifeso
il leggero peso che mi curva la schiena,
il dondolio allegro d'un altalena,
la rena sottile sul ciglio del mare
e quell'intelletto quasi artificiale
che mi faceva stare in disparte
a guardare le carte degli altri
senza giocare,
senza incrociare sguardi complici:
ogni autunno ha il suo vento,
ogni foglia ha i suoi vortici,
ogni gemma fiorita è soltanto un preambolo:
la mia ombra è l'inchiostro
d'un bambino in un angolo.
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