25 febbraio 2010

Persone e situazioni

Forse è questo il fondamento dell'essere
le situazioni mutano ma le persone son le stesse:
i ragni cambiano le tele,
le api l'alveare e forse il miele
e io vorrei vedere fino in fondo
ma non son altro che uno strano tipo di cieco
che scorge solo il retro delle cose,
un detective senza prove,
una caligine d'armonia
che deframmenta case e specchi
per rimestare una poesia.

24 febbraio 2010

Il principe addormentato nel bosco

Questi castelli virtuali
non nascondono principesse
e le messe celebrate
da illustri cardinali
sono soltanto riti dozzinali
che non ho più voglia di seguire:
ridatemi un tramonto
o un filo d'erba,
ridatemi la guerra
e il sangue,
ridatemi la voglia
e l'eterna malinconia,
quella donna da svegliare
e il bacio per portarla via.

07 febbraio 2010

Il sasso e l'acqua

Quando il sasso e l'acqua
si sfiorano in un torrente
sembra sempre che non resti niente
invece ogni corrente lascia un brivido,
ogni pietra un livido
e questo piangere duro
si trasforma in timido abbraccio
poi si leva d'impaccio
e si strappa in un bacio di labbra tese
figlie d'un tempo che passa e rimane,
come quelle strane favole che nessuno racconta
ma che la vita crea, rompe e rimonta.

05 febbraio 2010

I rumori che non esistono

I rumori che non esistono
si concedono una serata di gala
tra le pareti della mia sala:
il calorifero dondiglia,
la cornice chiodisce,
la lampadina trintriglia
e il tavolino slegnisce.
Mentre le mie bisce
chiacchierano del più e del meno,
il treno della disperazione
porta lo sguardo al soffitto,
dove le tue labbra rosse
come un passaggio a livello
si muovono con cadenza regolare
e nel raduno notturno
sembrano cantare
una canzone d'amore
elegante e triste
come ogni rumore che non esiste.