12 novembre 2011

Guarda quei due


Guarda quei due,
come si divertono,
come ridono,
come sovvertono i principi del mondo
e vanno al fondo delle cose,
respirando rose
e sanguinando sulle spine.
Guarda quei due,
sono sempre loro
al confine di mondi paralleli,
dove eri tu,
dove ero io,
sempre congiunti nel senno di poi
a guardare quei due
che non eravam noi.

07 ottobre 2011

Dal tuo silenzio

Sto imparando
dal tuo silenzio
a non parlare invano,
a risparmiare il tempo,
a ricercare il vero senso delle cose,
oltre la facciata,
oltre l'educata conversazione,
dove un nucleo di valori senza nome
risplende
e se tu sei solo un'ombra
ci sarà un altro sole,
un'onda di luce
senza bisogno di parole.

16 settembre 2011

Rose e tauromachia

Non so proprio dirti
se è vita la mia,
un'equilibrio di rose e tauromachia
nell'infinito tremore
che una farfalla soffia via
agitando le spore
e dell'amore la scia.
Ci sono cose che nemmeno i grandi poeti
sanno dire
ma vale la pena morire
per certi silenzi
perchè è lì che lo vedi,
è lì che lo senti.

26 agosto 2011

D'avorio e di petrolio

Bello il tuo silenzio
d'avorio e di petrolio,
dovrei dire si lo voglio
come uno sposo diligente
ma a me non importa niente
dei colletti bianchi dei bistrot,
dei conversatori stanchi e assonnati,
dei baffi impomatati di Poirot.
Non ho più voglia di essere intelligente,
nemmeno di capire veramente
quello che è stato e quello che sarà:
sto qui nel mio tempo,
vernicio d'assenzio qualche elmetto
e il tuo ritratto astratto
che un gatto serpente
mi ha graffiato sul petto.

15 agosto 2011

Luna nuda

Le tue parole secche
segnano questo tempo
e tutte quelle non dette
lasciano il segno solo su fili di sabbia
a cui il vento non concede scampo
eppure anche stasera canto la tua canzone,
un ritmo straniero che nemmeno capisco,
mentre tu balli nuda sulla luna
ma io bellamente me ne infischio.

14 luglio 2011

Dracula e i denti


Fichi e sale,
uno strano modo di gustare
la trafila dei sentimenti:
baci a tormenti,
dracula e i denti:
a volte canto,
mi senti?
Mordo i tuoi silenzi,
spezzo l'armonia
e se ti stringo ti sciogli
ma poi ti bevo e sei mia.

14 maggio 2011

Guardami negli occhi

Guardami negli occhi
se ti avanzano degli sguardi,
gurdami ora, prima che sia troppo tardi,
prima che altri giorni si infilino
sulle tue collane,
prima che altre mani frughino
le tue sottane,
guardami negli occhi
bella del reame
e poi potrai anche tacere,
fare finta di niente,
rimescolare i tuoi tarocchi,
prima però sparami
e guardami negli occhi.

09 maggio 2011

Accordi d'arpa nera

E alla fine di questi accordi d'arpa nera
penso solo che ti voglio bene ancora:
un fiore senza l'acqua si addolora
ma un cardo sopravvive alle sue spine
e se ho sbagliato qualche quarto d'ora
non posso risalire il fiume muto
ma solo darti qualche storta lettera
e un petalo di pace e di velluto.

06 maggio 2011

Se guardi bene

Se guardi bene,
sto lì vicino:
sono quel bambino che sorride,
quel gelato che rinfresca,
sono la tresca raccontata dal barista
e la lista della spesa che stai scrivendo,
sono l'orologio del campanile,
la polvere del cortile
a l'acqua con cui stai bagnando il tuo fiore;
e allora cosa importa la distanza,
l'arroganza del tempo
e di ogni cosa finita:
io sarò sempre un nuovo momento,
un piccolo pezzo della tua vita.

05 maggio 2011

La fame di un altro

Non c’è abbastanza felicità per tutti
e i frutti che cogli sono solo la fame di un altro:
per ogni foglia che cresce più in fretta
c’è una radice che presto si secca,
per ogni pensiero che porta dolcezza
c’è un vino che sparge amarezza
ma se l’onda che spezza le vene
potrà essere pegno al tuo bene
scriverò su un muro con rossa vernice
voglio essere il tuo sorriso, voglio essere infelice.

01 maggio 2011

Maggio è un confine

Maggio è un confine,
un petalo rosa
goloso di spine,
un debito tiepido
con boccioli e lune:
se manca moneta
ci sarà compassione,
una nuvola di seta,
un'ave maria,
una parola segreta
per aprire la via
se solo il tuo cuore
avrà il coraggio
di svestirsi d'Aprile
e profumarsi di Maggio.

21 marzo 2011

Vento di primavera

Mi dicono che la primavera è tutto un fiore
ma il rosso del deserto non fa tappezzeria:
questa è la mia terra,
questa è la mia gente
e disegnare una spina dorsale
non ci insegna a camminare da soli
e allora
chi vuole volare voli
su questi cuori nomadi,
sui canali lacrimali:
io di questi rombi non capisco il rumore,
mi hanno solo detto di sperare
e di non ascoltare chi dispera,
mi hanno detto
è solo vento
ma oggi forse è primavera.

01 febbraio 2011

Mani in tasca

Ho visto cadere
stelle ed imperi
tra lo stupore
dei miserabili,
ho tenuto le mani
in tasca al cappotto
e un cuore rotto
sotto la giacca:
si sbriciolano i soli
e i male accompagnati,
cammino su una strada
di ciotoli e variabili
ma perchè ci fa paura
la sicurezza d'esser fragili?

10 gennaio 2011

Quanto dura questa notte

Quanto dura questa notte
che il sonno ha dimenticato
e quanto dura ancora
quel sogno
che un gatto mi ha rubato?
Le comete sono stanche,
anche quelle di vernice,
si fermano nel cielo
e c'è chi dice che sia un segno
ma il mio regno scuro
non ha altro che un graffio,
uno sbaffo rosso,
come un epitaffio commosso
lasciato da un guerriero generoso:
guardami ancora negli occhi,
tanto non li chiudo,
tanto non riposo.