Amore impossibile,
lontanissimo,
nemmeno intuibile per la contingenza.
Stasera sposto la mia residenza sulla luna,
dove la cruna dell'ago brilla,
dov'è possibile ogni pertugio,
dal rifugio del tuo umore
alla macina temporale che gli universi fa girare.
Stasera resto a guardare
una luce riflessa,
stanco del sole,
di una scommessa persa.
Stasera coltivo una rosa,
una meteora esplosa nel mare della tranquillità.
E va qualche frammento di cuore,
senza rumore,
senza gravità.
Nessun commento:
Posta un commento