Dolce di profilo,
con quel mutismo un po' straniero,
appassionata di musica e di cielo,
passata ormai nel giro di un respiro.
Avrei fatto meglio a dormire come un ghiro,
sognando altre che non eri tu.
Avrei fatto meglio a cantare l'eterno
invece che l'istante ritagliato tra la nebbia e l'inverno
su un teleschermo di finestre nere,
patendo sogni brevi di cui nessuno può godere.
5 commenti:
donne e motori: gioie e dolori;
ci sarà un motivo perchè non ci sono poesie dedicate alle mogli e così via. anche a me riesce difficile scrivere se non in modo un pò inquietante, si vede che molti la poesia è la salvezza dalla depressione.
una volta ho provato a scrivere qualcosa di allegro ma è venuto fuori uno schifo, forse è quello che mi ha demoralizzato.
Ti ricordo (tirata d'orecchi) che una volta le tue poesie le conservavi gelosamente e non le facevi mai leggere se non dopo molte pressioni. Ciao uagliò.
Già. Infatti queste non sono nemmeno la punta dell'iceberg. Non preoccuparti, non ho la sindrome del reality o di Maria De Filippi: le più riservate sono ben nascoste.
Comunque, tra tutta la spazzatura che c'è su internet, magari qualche poesia non guasta. Anche perchè la poesia parte dal particolare per arrivare all'universale: poi ognuno è libero di trovare il significacto o il riferimento che vuole. Questa l'ho scritta per una ragazza che ho visto solo di profilo per cinque-sei fermate di metrò... però vale per una piccola eternità. Grazie per il commento, bye.
Da sempre sostengo che l'artista, e quindi il poeta, raggiunge il suo scopo quando la sua opera genera emozione. Poco o nulla importa quel che ognuno di noi legge, intuisce, riconosce in una poesia, in un quadro, in una sinfonia. E nulla importa tentare di comprendere ciò che aveva in mente o nel cuore l'artista: tanto non lo sapremo mai, a meno di chiederglielo.
Il fatto che la nostra anima sia vibrata è ciò che, solo, conta.
Sonia
Grazie, Sonia,
continua saggiamente a vibrare e a sognare.
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