Storie prevedibili,
aereoplani in atterraggio,
un paggio suona la sua tiritera:
è tutto così
sin dai tempi di Atene,
ma a volte conviene tenersi il sogno
e lasciare al mondo la realtà,
la minestra, il sofà e la televisione.
Ci sono persone
nate per le altezze e gli abissi,
sono quasi clandestine,
tengono spesso gli occhi bassi:
non sono vincenti,
raramente contente,
nulla di coerente attraversa la loro vita.
Nessun aedo canta la loro perfida fortuna
e io son solo uno che guarda
senza colmar questa lacuna.
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