29 luglio 2017

Storie di ordinaria delegittimazione


Storie di ordinaria delegittimazione,
cancelli il mio nome da tutti i documenti
e ti ripresenti al mondo
mentre io sprofondo
nei meandri di un sugo al pomodoro;
è uno sporco lavoro l'amore
ma qualcuno deve pur farlo,
questo tarlo che buca il niente,
questo andare controcorrente,
questo perdere a tutte le partenze,
ma forse il mio destino
è restare clandestino,
come i figli di nessuno,
come il digiuno di un certosino,
come un girino nel fontanile,
così tutto quello che sai dire
è che non esisto:
molto bene, non insisto,
l'esistenza è troppo materiale,
troppo legale per essere bella
e la mia vita è questa,
la tua è sempre quella.

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