26 dicembre 2014

Quasi mattina nel giorno col mio nome


Sono quasi stanco,
il saltimbanco si è rotto
braccia e cuore,
piango minuti
in un lago di ore
e tu te ne stai
dietro al solito vetro
con il tuo metro in mano
a misurare la distanza
mentre un freddo polare
gela la mia inutile speranza
già abbastanza rinsecchita;
è appena bruciata un'altra lampadina,
è quasi mattina
nel giorno col mio nome:
vorrei morire con te accanto
o soltanto viverti un momento
ma tu stai ancora conteggiando
e persino il cristallo diventa cemento.

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