Al cimitero un cipresso
ribadisce che sono depresso
ma adesso è Novembre
e si può avere umore basso:
passo le giornate
tra tiepidi progetti,
ricordi d'amore
e gabinetti,
inetti i gatti di terracotta
pesano sulle mensole
e le barbabietole sono sempre più violacee.
Stavolta non bevo niente,
lascio dilagare la mia sete,
vado in chiesa da un prete muto
che non sa nulla del mio vissuto.
Forse sono caduto in basso,
forse sono solo un sasso
che precipita senza libertà
ma questo albero lungo
mi spinge verso l'alto,
coscienza della sofferenza,
filo di lama,
gomitolo sdipanato
ma è questa la mia trama.
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