29 settembre 2008

Rose dilette

Abbattimenti di acquasantiere
e soldati sull'attenti
ma senza voglia di cadere.
Ho passato lunghe sere
a pensare di condire di sale
ogni parentesi d'avvenire
ed intere mattine
a cercare di capire
il valore di certi germogli
ma cascano capodogli
dalle onde benedette:
certe dimensioni sono troppo strette
per il mio tipo di cuore,
mi trafiggo di rose dilette
e segni di croce al rallentatore.

23 settembre 2008

Serata ruvida

In questa serata ruvida
d'inquietudini astrali
sgrani la corona,
incidi i tuoi mali,
giochi numeri al lotto
d'un filotto di amanti
o presunti tali:
sei un passero in gabbia
e non trovi le ali.

Se fosse stata un'altra puntata
ti avrei baciata fino a consumarti
tra l'invidia degli astri
e lo sdegno dei preti
ma certi greti si asciugano
biascicando una traccia:
la mia bisaccia ha ancora l'acqua
che un giorno versasti tu
o forse è solo lo storno
di qualche lacrima in più.

17 settembre 2008

Passeremo

Passeremo,
su questo treno
che porta a Milano
e torneremo ad essere
tutto ciò che non siamo.
Allora lasciami tessere
questa trama scontata
in cui io sono il principe azzurro
e tu la bella addormentata:
mettiamo una luna di marmellata,
un bacio di burro
e una fetta biscottata.
Così passeremo,
riprenderemo il nostro nome
ma il dio dell'amore
avrà fatto colazione.

01 settembre 2008

Palma de Maiorca

Ho raccolto salsedine e amarezze,
brezze marine e perle per collane,
ho cercato tra le trame dell'orizzonte
la fonte della luce e dell'umanità
e poi
ho chiesto di noi
a una fragile farfalla,
sono rimasto a interrogarla per ore
mentre lei si incipriava si faceva bella su un fiore.
Ci deve essere un'isola
dove ognuno è migliore,
un rifugio per poeti e dispersi,
per gli amanti e i diversi,
che raduni in un solo germoglio
tutti i mille cuori sparsi
e una palma più verde
sotto la quale abbracciarsi.