StePius - Poesie
Questi testi sono scritti da me. Sono libere interpretazioni, scritture filosofiche, narrazioni e poesie. Piccole pillole di vita a volte inutili, come la vita stessa, a volte belle, come il sogno ci insegna.
19 marzo 2018
I muri restano e l'amore va
I muri restano e l'amore va,
chiamiamo domestico ciò che sta a guardare
e qualche animale amico
che invece di parlare ascolta quel che dico;
ricorda che non è un capolavoro,
che non è tutto oro quello che splende,
che chi si arrende non sempre perde
e che non tutte le erbe sono medicinali:
per quanto vali,
puoi succhiarmi la punta degli stivali
e lucidarmi il tacco,
si alza solo polvere
dai tuoi miseri scudi,
ti lascerò in ricordo
le impronte dei miei piedi nudi.
20 gennaio 2018
Sui trampoli
Com'è che non si va mai fino in fondo,
in questo mondo di continue intermittenze
dove niente resta in equilibrio,
com'è che non si trova mai una sola via
ma un continuo bivio,
una crescente distanza?
Forse non ci si ama abbastanza,
forse ci si stanca troppo presto,
forse non c'è nulla di certo
ma vedi,
non c'e bisogno di bussare,
ti ho lasciato aperto
così puoi entrare quando vuoi:
c'è l'azzurro del cielo,
il rumore del mare,
e sui trampoli noi,
che ci salviamo da soli
ma soli non sappiamo stare.
06 settembre 2017
L'ideale è una bugia
L'ideale è una bugia,
vivo in compagnia delle mie imperfezioni
che ogni tanto correggo
e ogni tanto guardo con simpatia.
Non credere sia facile
accettare di essere disarmonia,
celiachia del destino,
occhio chiuso di un cecchino
ma quando al mattino mi sveglio,
come sempre prima di quanto vorrei,
guardo allo specchio i miei occhi
e i difetti che l'anima fa esplodere col sole:
ci vuole coraggio
ad accettare le linee rette,
le curve strette,
l'angolo acuto
ma questo è il mio sentiero,
è tutto quello che c'è di vero,
è tutto quello che ho vissuto.
29 luglio 2017
Storie di ordinaria delegittimazione
Storie di ordinaria delegittimazione,
cancelli il mio nome da tutti i documenti
e ti ripresenti al mondo
mentre io sprofondo
nei meandri di un sugo al pomodoro;
è uno sporco lavoro l'amore
ma qualcuno deve pur farlo,
questo tarlo che buca il niente,
questo andare controcorrente,
questo perdere a tutte le partenze,
ma forse il mio destino
è restare clandestino,
come i figli di nessuno,
come il digiuno di un certosino,
come un girino nel fontanile,
così tutto quello che sai dire
è che non esisto:
molto bene, non insisto,
l'esistenza è troppo materiale,
troppo legale per essere bella
e la mia vita è questa,
la tua è sempre quella.
23 luglio 2017
Limone bruciato
In questa stanza sospesa
tra mancanza e attesa
un'estate racconta
la sua storia indifesa
ed il sole è un fucile spianato
su un limone bruciato
e un gelato sciolto
ancora prima di agosto
ma sotto un cielo di sudore
dipinto di lacrime e amore
mi basterebbe soltanto una carezza
invece suona un condizionatore
l'inno beffardo della tua freddezza.
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