In fondo che male c'è
a tradire se stessi?
Il carnevale è un tempo di compromessi:
se potessi metterei una maschera
da uomo vero
e, falsamente sincero,
vivrei sempre con te.
In fondo
non c'è niente di male
in un banale incrocio di ipocrisia:
anche l'amore ha un che di leggero
uno scherzo, un coriandolo e poi vola via.
Questi testi sono scritti da me. Sono libere interpretazioni, scritture filosofiche, narrazioni e poesie. Piccole pillole di vita a volte inutili, come la vita stessa, a volte belle, come il sogno ci insegna.
20 febbraio 2007
13 febbraio 2007
Unghie spezzate
Ancora rosicchi le unghie
eppure sei grande
e fai discorsi seri
d'impegno, lavoro,
speranze di maternità;
ancora parli
ma hai già le dita verso la bocca:
tradisci il tuo nervosismo,
la tua falsa sicurezza
e mentre si spezza l'ennesima unghia
ascolto la tua lunga confessione
che ti gira sul ventre
come un cerchio d'hula hoop.
Ti lascerò col tuo peso
ma ti sentirai sollevata:
la vita va graffiata,
fatta sanguinare,
qualche unghia rotta
significa lottare.
eppure sei grande
e fai discorsi seri
d'impegno, lavoro,
speranze di maternità;
ancora parli
ma hai già le dita verso la bocca:
tradisci il tuo nervosismo,
la tua falsa sicurezza
e mentre si spezza l'ennesima unghia
ascolto la tua lunga confessione
che ti gira sul ventre
come un cerchio d'hula hoop.
Ti lascerò col tuo peso
ma ti sentirai sollevata:
la vita va graffiata,
fatta sanguinare,
qualche unghia rotta
significa lottare.
05 febbraio 2007
Che sono triste
Mi hanno detto che sono triste
e che esiste la felicità:
sta nelle cose semplici,
nell'arrendersi all'evidenza,
nell'adattarsi alla realtà.
Guardano il mio elmetto
e le mie bombe a mano,
pensano a com'è strano
un soldato in città,
uno che combatte inutilmente
per valori da niente
mentre un mondo accogliente
ed un morbido sofà
hanno già pronta la forma del sedere.
Mi hanno detto che sono triste
come una mosca in un bicchiere
ma il mio sangue è whisky
e mi verso da bere.
e che esiste la felicità:
sta nelle cose semplici,
nell'arrendersi all'evidenza,
nell'adattarsi alla realtà.
Guardano il mio elmetto
e le mie bombe a mano,
pensano a com'è strano
un soldato in città,
uno che combatte inutilmente
per valori da niente
mentre un mondo accogliente
ed un morbido sofà
hanno già pronta la forma del sedere.
Mi hanno detto che sono triste
come una mosca in un bicchiere
ma il mio sangue è whisky
e mi verso da bere.
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